Avvicendamento nel Consiglio di fondazione, performance del 9,5% e remunerazione del 3%

Scambio di ruoli tra il presidente Piero Cereghetti e il vicepresidente Tobias Bossard. Per la prima volta un rappresentante dei e delle dipendenti rivestirà la carica di presidente con un mandato che durerà fino al 2026. In seguito all’andamento positivo dei mercati degli investimenti, la CPS ha registrato una performance del 9,5% e potrà pertanto applicare una remunerazione del 3% sull’avere di vecchiaia.

Avvicendamento ai vertici del Consiglio di fondazione

Piero Cereghetti, a lungo presidente del Consiglio di fondazione, è stato nominato vicepresidente, cedendo il testimone al corrispondente SRF Tobias Bossard che rivestirà ora la carica di presidente. È la prima volta nella storia della CPS che un rappresentante dei e delle dipendenti assume la presidenza. Questo scambio di ruoli, che avviene con una certa consuetudine in altri istituti di previdenza, è previsto per il 1° gennaio 2025 e durerà fino al termine del mandato (fine 2026). Questa procedura sarà adottata regolarmente anche per i mandati futuri.

Performance dei mercati degli investimenti

Prosegue l’andamento positivo dei mercati degli investimenti dove si riscontra un’evoluzione favorevole in tutti i settori. A fine novembre hanno registrato rendimenti a due cifre i fondi e i titoli immobiliari svizzeri (14%) e le Azioni Global (27%).

I titoli obbligazionari in franchi svizzeri e in valuta estera beneficiano del calo a livello globale dei tassi d’interesse, un andamento vantaggioso a breve termine ma che implica aspettative di rendite più basse per i prossimi anni. A fine novembre il rendimento globale della CPS si attestava intorno al 9,5%, che si traduce in un grado di copertura stimato del 108,5%.

Remunerazione dell’avere di vecchiaia 2024 nel primato dei contributi: 3%

Per il 2024 il Consiglio di fondazione fissa la remunerazione nel primato dei contributi al 3%. Questo tasso è applicabile anche al conto supplementare nonché al conto prepensionamento.

In caso di mutazioni nel corso del 2025, quali uscite e pensionamenti, la CPS applica un tasso dell’1,25%. Dal momento che la CPS non dispone né di mezzi liberi né di sufficienti riserve, il Consiglio di fondazione rinuncia ad un adeguamento volontario delle rendite correnti.

Scadenza del primato delle prestazioni

Il 31 dicembre 2024 scatterà il pensionamento ordinario dei rappresentanti della generazione di transizione (dal 1949 al 1959) ancora assicurati nel primato delle prestazioni; di conseguenza il piano di previdenza CPS nel primato delle prestazioni giungerà a scadenza con effetto definitivo.

Aggiornamento dei regolamenti

Le disposizioni relative al primato delle prestazioni non più in vigore saranno eliminate dal Regolamento di previdenza 2025 e dal Regolamento sugli impegni di previdenza con effetto al 31 dicembre 2024. Inoltre nel Regolamento sugli investimenti 2025 saranno apportate alcune modifiche, quali ad esempio la ristrutturazione delle categorie, la ridenominazione del benchmark MSCI World ESG Leaders in MSCI Selection e la ridistribuzione della scadenza nel benchmark delle obbligazioni.

I regolamenti aggiornati saranno disponibili su Intranet e sul sito web al più tardi entro la fine di gennaio 2025.


Modifiche nel secondo pilastro (LPP)

Il Consiglio federale aumenta la trattenuta di coordinamento

Per quanto concerne la previdenza professionale obbligatoria il Consiglio federale ha definito un aumento di 735 franchi della trattenuta di coordinamento, che a partire dal nuovo anno si situerà a 26'460 franchi. La soglia d’ingresso passerà quindi da 22'050 a 22'680 franchi.

Per le persone assicurate attive nel primato dei contributi Piano previdenziale A l’aumento della trattenuta di coordinamento comporta una riduzione automatica dell’imponibile contributivo a partire dal 1° gennaio 2025. Di conseguenza diminuiscono anche i contributi versati dal personale e dal datore di lavoro.

Il Piano previdenziale B non prevede alcuna trattenuta di coordinamento, pertanto la modifica non avrà ripercussioni sugli assicurati con retribuzione oraria.

Per le persone beneficiarie di rendite con rendite di transizione correnti non cambia nulla.