Funzionamento della CPS
Introduzione
In linea di massima, una cassa pensioni gestisce un normale conto di risparmio per ogni persona assicurata. Al momento dell’adesione alla cassa, per il nuovo membro la CPS apre un conto di previdenza individuale, il cosiddetto «avere di vecchiaia». Ogni mese, al conto di previdenza sono accreditati i contributi di risparmio versati dal membro nonché quelli finanziati dal datore di lavoro. I contributi individuali facoltativi o i prelievi anticipati per la promozione della proprietà di abitazione incidono sull’avere di vecchiaia, incrementandolo o riducendolo. Una volta l’anno, gli averi di vecchiaia sono remunerati con il tasso di interesse determinato dal Consiglio di fondazione.
Al momento del pensionamento, l’avere di vecchiaia è utilizzato per il finanziamento delle prestazioni di vecchiaia – sotto forma di rendita, di versamento di capitale o in una forma mista. In caso di uscita dalla cassa pensioni, l’avere di vecchiaia disponibile è versato alla nuova cassa pensioni e il processo di risparmio continua in quella sede.
Le basi biometriche
Le basi biometriche comprendono tutta una serie di statistiche, elaborate in base all’osservazione di grossi effettivi di persone assicurate. In questo modo viene calcolata fra l’altro l’aspettativa di vita, vale a dire il numero medio di anni di vita restanti alla persona assicurata. Per una cassa pensioni questo valore di riferimento è essenziale, visto che al momento del pensionamento di una persona assicurata dovrà ripartire l’avere di vecchiaia disponibile sugli anni di vita restanti.
Se ci si basa su un’aspettativa di vita troppo bassa, la rendita di vecchiaia sarà troppo elevata e l’avere di vecchiaia disponibile si esaurirà troppo presto. Se, invece, l’aspettativa di vita ipotizzata è troppo alta, la rendita di vecchiaia sarà troppo bassa e al momento del decesso della persona assicurata l’avere di vecchiaia non sarà ancora esaurito. In questo caso la cassa pensione genera un utile non auspicato. La difficoltà consiste nel definire l’aspettativa di vita nel modo più azzeccato possibile.
Per la CPS, le basi LPP 2020 utilizzate a partire dal 1° gennaio costituiscono la miglior base disponibile per queste stime: esse rispecchiano quanto osservato da 15 casse pensioni di grosse dimensioni nel corso degli anni 2015 – 2019. Secondo le LPP 2020 un neopensionato 65enne ha un’aspettativa di vita media di 20,4 anni e una neopensionata della stessa età di 22,2 anni.
Il tasso tecnico
Al momento del pensionamento è disponibile l’intero capitale di vecchiaia. Nel primo anno di pensionamento1 è pagata una rendita annuale ripartita in versamenti mensili, vale a dire una determinata quota dell’avere di pensionamento disponibile. Il resto permane nella cassa pensioni e – insieme al patrimonio complessivo – è investito con l’obiettivo di generare un rendimento da investimento. Tale rendimento da investimento, che deve essere generato anche durante il periodo della percezione della rendita, viene definito già al momento del calcolo della rendita di vecchiaia. Si tratta del tasso d’interesse tecnico, che attualmente nella CPS è dell’1,5%. Come già per le basi biometriche, i rendimenti effettivi non corrispondono mai esattamente a quelli ipotizzati.
1 Per facilitare la comprensione ci limitiamo al pagamento durante il primo anno di pensionamento; naturalmente la rendita mensile sarà versata anche negli anni successivi.
L’aliquota di conversione
L’aliquota di conversione è il fattore usato per calcolare la pensione di vecchiaia annua partendo dall’avere di vecchiaia disponibile al momento del pensionamento. La CPS applica attualmente un’aliquota di conversione del 5% all’età di 65 anni.
L’aliquota di conversone considera sia l’aspettativa di vita media (dalle basi biometriche) sia l’ipotesi di rendimento futuro (dunque il tasso di interesse tecnico). In caso di pensionamento anticipato, l’aliquota di conversione è più bassa, visto che l’aspettativa di vita è di conseguenza più alta. In caso di un pensionamento posticipato, l’aliquota di conversione, invece, è aumentata di conseguenza.
Prestazioni di vecchiaia previste
Sull’attestato di assicurazione delle persone assicurate attive sono riportate le prestazioni di vecchiaia ipotizzate, vale a dire l’avere di vecchiaia presunto e le pensioni di vecchiaia calcolate con l’aiuto dell’aliquota di conversione. Si tratta di estrapolazioni, basate sul piano di previdenza attuale, sul salario attuale nonché su due tassi di interesse di proiezione. La CPS calcola le prestazioni di vecchiaia attualmente con un tasso di proiezione dell’1 e del 2%.
I tassi d’interesse di proiezione vanno intesi effettivamente come delle proiezioni: la remunerazione effettiva dell’avere di vecchiaia, definita ogni anno in dicembre dal Consiglio di fondazione, non sarà mai identica alle previsioni. A seconda dei risultati finanziari della cassa pensioni, il Consiglio di fondazione concede una remunerazione più elevata (come nel 2021: 3%) o più bassa (come nel 2020: 1%). A medio termine, si presuppone una remunerazione del 1,5%, valore che corrisponde anche al tasso tecnico. Le due tabelle riportate sull’attestato di assicurazione con i tassi di proiezione dell’1 e del 2% servono a dare un’idea delle prestazioni di vecchiaia presumibili.
L’attestato mensile e annuale di assicurazione può essere consultato facilmente nel portale SAP della SSR. Chi non ha accesso al portale riceve l’attestato automaticamente per posta nel mese di maggio.